La cassetta del pronto soccorso sulla barca

Per navigare in completa sicurezza sono necessarie varie competenze: bisogna, per esempio, sapere come si fa a ormeggiare in rada, e conoscere tutti gli errori da evitare nel corso del tragitto.

Non è mai consigliato mettersi su un’imbarcazione e prendere la via del mare senza aver raccolto prima tutte le informazioni essenziali! Inoltre, se siete alle prime armi, vi raccomandiamo di non viaggiare da soli ma di farvi accompagnare da una persona più esperta in materia nautica.

In ogni caso, in vista della partenza, non dimenticate di verificare se a bordo c’è la cassetta del pronto soccorso. Alcuni tendono a trascurare questo elemento, soprattutto se il percorso previsto è breve, ma in realtà tale kit è indispensabile per la navigazione.

Altri, per risparmiare tempo, acquistano una valigetta preconfezionata senza fare un check dei medicinali: questo è un errore, perché potrebbero esserci dei farmaci non adatti, oppure vicini alla scadenza. La cosa migliore è comprare personalmente i componenti della cassetta, uno ad uno, per avere la massima certezza relativa alla qualità dei prodotti.

Dovete sapere, poi, che la cassetta del pronto soccorso sulla barca è regolamentata da apposite norme. Ci riferiamo, nello specifico, al Decreto 1° ottobre 2015 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 269 del 18/11/2015. Questo testo ha modificato quanto già inserito nel Decreto 25/05/1988 n. 279: la valigetta di base è stata ampliata con più articoli, ai quali non sono stati posti dei limiti.

Continuate a leggere per approfondire l’argomento: come si allestisce una buona cassetta di pronto soccorso su un’imbarcazione?

Il Decreto 1° ottobre 2015

Andiamo più nel dettaglio, e vediamo cosa stabilisce il suddetto Decreto 1° ottobre 2015.

Non vi forniremo l’elenco completo del contenuto della cassetta, che può tranquillamente essere trovato online; più che altro, vogliamo sottolineare che la lista in questione non include solo medicinali, ma anche una serie di strumenti utili.

La cassetta del pronto soccorso sulla barca deve comprendere lacci emostatici, stecche per immobilizzare eventuali arti feriti e almeno due tipi di forbici: uno per le medicazioni e uno per il taglio immediato degli abiti. Ricordiamo anche attrezzi come lo sfigmomanometro, il pallone di rianimazione e la maschera di rianimazione.

La rassegna prosegue con l’acqua ossigenata e la clorexidina, un noto antibatterico. Dobbiamo citare anche i guanti chirurgici monouso, le garze sterili e non sterili e i cerotti telati. Infine, secondo la normativa, dovrete avere a portata di mano una scatola per i rifiuti a rischio (come quelli taglienti) e un manuale di pronto soccorso in italiano.

Cassetta di pronto soccorso e consigli

Questo è quanto evidenziato nel decreto; ciò, tuttavia, non significa che non possiate aggiungere altro alla vostra cassetta di pronto soccorso!

Anzi, è altamente raccomandato personalizzare il kit con altri elementi in base alle singole esigenze. Alcuni membri dell’equipaggio, per esempio, potrebbero aver bisogno di specifici farmaci: antistaminici se soffrono di allergie, antiemetici se vanno spesso incontro al mal di mare, pomate al cortisone, coronadilatatori per il cuore e chi più ne ha più ne metta.

Vi suggeriamo anche di integrare dispositivi essenziali come il termometro, un antibiotico, un antiacido per eventuali problemi allo stomaco, un antipiretico qualora salga la febbre. In generale, tutto questo è necessario quando si parte per una vacanza: a maggior ragione se il tragitto si svolge nell’oceano, dove per forza di cose sarà difficile trovare una farmacia a breve distanza!

Il CIRM: Centro Internazionale Radiomedico

Queste informazioni riguardano la cassetta del pronto soccorso sulla barca. Se si sospetta una malattia grave, comunque, c’è sempre il CIRM: acronimo di Centro Internazionale Radiomedico, un servizio garantito 24 ore su 24 tutti i giorni dai medici di guardia.

Il CIRM in realtà è una fondazione, che assicura assistenza medica a coloro che navigano in barca. Gli operatori vanno contattati se si pensa a una patologia seria, o se è capitato un infortunio e si è lontani dalla terraferma.

I medici possono agire in vari modi a seconda della situazione: a volte prescrivono il trattamento per telefono, altre volte fanno sì che il paziente sia spostato su una nave attrezzata per la cura. Se la distanza lo permette, può succedere che la persona malata sia “prelevata” con un elicottero ad hoc e portata così in ospedale.

Bisognerà fornire alcuni dati, come il nome e la posizione del mezzo, l’età del paziente, i sintomi, i medicinali che sono a bordo. Anche per questo è importante avere una cassetta del pronto soccorso ampia e completa, e conoscere tutti i farmaci presenti.

Anche se avete pianificato un viaggio di pochissimi giorni, non tralasciate la valigetta del pronto soccorso. Non si sa mai in quale momento essa possa risultare indispensabile. La navigazione è un’esperienza davvero magnifica, che conduce alla scoperta di paesaggi unici e di ambienti belli da togliere il fiato: ciò che conta è che siano rispettate tutte le regole connesse alla sicurezza!