Tutte le informazioni più utili sulla carta nautica: cos’è, come si usa e come si legge

Vi sono alcuni strumenti di cui il navigatore non può fare a meno: tra questi c’è la carta nautica, molto importante per l’orientamento e per un tragitto comodo e sicuro.

Infatti, queste particolari carte geografiche includono tutti i dati che bisogna conoscere in merito al territorio che si sta per attraversare. Ci sono fari, boe, elementi che consentono di definire con esattezza la posizione della barca? Qual è la tipologia di fondali? Dove si trovano gli scogli più grandi, che potrebbero ostacolare il percorso?

La carta nautica risponde a tutti questi interrogativi, e dovrebbe sempre essere tenuta a portata di mano su un’imbarcazione. Bisogna ricordare, però, che i paralleli e i meridiani sono raffigurati come rette perfettamente dritte, motivo per cui è essenziale il compasso nautico per il calcolo delle distanze – in corrispondenza della latitudine e della longitudine.

Se il vostro sogno è vivere in barca, allora ecco per voi tutte le informazioni più utili sulla carta nautica. Le proiezioni più attendibili sono quelle di Mercatore, che tra l’altro sono anche alla base di applicazioni tecnologiche come quella di Google Maps.

Come si legge la carta nautica?

Partiamo dal presupposto che leggere una carta nautica non è facilissimo: nel senso che si deve imparare a farlo, e l’operazione non è scontata come alcuni pensano. Le principali regole, comunque, si apprendono quando si studia per la patente nautica, anche se la cosa migliore è esercitarsi e consultare la carta in maniera frequente per tenersi in allenamento.

Come stabilito dall’International Hydrografic Organization, ci sono dei simboli standard che ricorrono in tutte le carte nautiche. Quelle INT sono accettate a livello internazionale, e costituiscono un vero punto di riferimento in questo ambito. Ci sono dei dettagli grafici che indicano le boe, altri gli scogli, altri ancora i fari e così via.

È necessario prestare attenzione anche ai colori. Il discorso è lo stesso delle classiche cartine geografiche, dove una certa tonalità è utilizzata per la terraferma, un’altra per le acque, una differente per i rilievi.

Una raccomandazione: non trascurate il titolo. È questo che racchiude le peculiarità della carta nautica: la zona in questione, l’istituto che si è occupato della pubblicazione, la proiezione cartografica adoperata (come quella di Mercatore, che già abbiamo citato), la scala, le unità di misura usate per le altitudini e per le profondità.

In più, nel titolo si sottolineano eventuali avvertenze per la lettura della carta e le correzioni effettuate. In poche righe si descrive tutto quello che c’è da sapere sul documento!

Ma perché le correzioni? Una carta nautica è tanto più attendibile quanto soggetta a revisioni e controlli. Essa non è statica, bensì dinamica e va dunque aggiornata di volta in volta. Questa è la ragione per cui stanno diventando sempre più popolari le carte nautiche elettroniche.

Rotta lossodromica vs rotta ortodromica

Se vi interessa il campo della navigazione, forse avrete sentito queste due espressioni: cosa sono la rotta lossodromica e quella ortodromica?

La rotta lossodromica, in sintesi, è la più semplice: quella in cui l’angolo è costante, il che è tipico delle carte di Mercatore. Invece la rotta ortodromica è quella più breve che unisce due punti, ed è ideale per gli spostamenti più ampi.

Con una buona carta nautica si calcolano senza problemi entrambe le rotte. Ci sono dei casi in cui è preferibile la lossodromia, altri in cui è meglio l’ortodromia. La scelta va eseguita tenendo in conto alcuni fattori, come la sicurezza, la rapidità e le modalità per rendere più agevole l’itinerario.

Carte nautiche e tipologie

Nel novero delle informazioni più utili sulla carta nautica, dobbiamo dedicare una parentesi ai tipi fondamentali. Non c’è una sola carta nautica, ma ne esistono diverse per tutte le esigenze.

Per cominciare ci sono le carte generali, con una scala di 1:3.000.000 e inferiore. Capirete, quindi, che queste carte servono per la pianificazione complessiva della navigazione, ma sono piuttosto povere di dettagli.

Per i percorsi di altura ci sono le carte di atterraggio, con scala di 1:1.000.000 e inferiore. Abbastanza adeguate, ma da sostituire a un certo punto con una carta più particolareggiata. Ricordiamo, poi, le carte dei litorali, con una scala che va da 1:100.000 a 1:30.000. Perfette per la conoscenza della costa, dei fondali, delle formazioni rocciose.

Le carte costiere sono quelle tradizionali, con scala molto variabile, da impiegare in numerose situazioni. Infine abbiamo i piani nautici, con una scala che oscilla tra 1:20.000 e 1:5.000: tali carte sono incentrate sui porti e sui dintorni, con le sezioni per l’ormeggio, i pericoli, le segnalazioni.

Vi abbiamo fornito le informazioni più utili sulla carta nautica, un oggetto indispensabile per i navigatori esperti e per quelli in erba. Ovviamente il cellulare aiuta, ma non dimenticate che spesso al largo la linea non prende e il segnale è assente!