Sostare in rada: cosa significa e quando va fatto

Gli appassionati del mondo nautico di certo avranno sentito espressioni come “sostare in rada”. Ma cosa significa esattamente?

Iniziamo col chiarire cos’è la rada: si tratta di una parte di mare, che può essere più o meno estesa e che di solito corrisponde a un’insenatura. Un varco naturale o artificiale, delimitato dalla costa e dalle rocce, in cui le imbarcazioni trovano facilmente un riparo dalle intemperie.

La rada, quindi, crea una vera e propria barriera protettiva che difende le barche dalla pioggia e dal vento. La fermata nella rada è una valida alternativa a quella in porto: tutto dipende dalle esigenze delle persone che viaggiano e dalle condizioni atmosferiche.

Come si effettua una sosta nella rada? In quali circostanze si opta per questa soluzione? Queste sono informazioni utilissime per coloro che scelgono di vivere in barca. Una decisione del genere richiede una preparazione adeguata, anche a livello tecnico!

Come si predispone una sosta in rada

Per sostare in rada, innanzitutto, è essenziale individuare il punto giusto.

Come già detto, questo luogo non deve essere soggetto alle correnti forti e non deve risentire troppo delle precipitazioni. Non solo: è indispensabile che sia libero da ostacoli come gli scogli, e che i fondali siano del tutto sicuri.

Questa valutazione è necessaria prima di apprestarsi alla fermata. Se non conoscete bene il territorio, potreste mettervi in contatto con il personale della Guardia Costiera per fare domande in merito e per usufruire di preziosi consigli.

Bisogna raccogliere notizie anche sull’andamento dei venti, sul traffico marittimo e sull’eventuale presenza di altri mezzi di trasporto. Per esempio, se questi ultimi sono troppi sarà meglio spostarsi verso un’altra area. Non dimenticate di calcolare con esattezza il diametro di ruota, e sistematevi in una zona in cui la vostra imbarcazione non sia troppo vicina alle altre. Potrebbe rischiare di urtarle qualora cambi l’intensità del vento.

Pensate in anticipo al tipo di ormeggio da eseguire, e studiate le caratteristiche del fondale per verificare se l’ancora terrà o meno. Le migliori rade sono quelle contraddistinte da una bassa risacca, che non darà problemi alla stabilità dell’imbarcazione. Fatta questa analisi, siete pronti a procedere per la sosta nella rada.

Sosta in rada vs sosta nel porto

Un altro dubbio molto frequente è il seguente: come si capisce se è preferibile una fermata in rada o nel porto?

Un primo fattore che influisce sulla scelta consiste nelle necessità di coloro che occupano la barca. Se l’obiettivo è fare rifornimento di cibo o di carburante, oppure utilizzare servizi come le docce, allora vi suggeriamo una sosta nel porto; al contrario, se desiderate fare una passeggiata rigenerante, e ammirare il panorama, potreste propendere per la rada.

Nel complesso, vi raccomandiamo di sostare in rada soltanto se avete familiarità con un certo litorale (perché ci siete già stati, o perché avete esaminato le sue peculiarità). Altrimenti, per le fermate improvvise, prediligete il porto.

Altri elementi da prendere in considerazione sono il meteo, la quantità di carburante che avete a disposizione, l’ora prevista per l’arrivo e l’urgenza di scendere a terra per acquistare viveri o altri beni. Al di là di ciò, ancorare in rada significa godere di scenari spettacolari e rilassarsi lontano dal caos dei centri abitati!

Qualche altro consiglio per sostare in rada

Se decidete di sostare in rada, ricordate questa regola: il calumo, ovvero la lunghezza della catena dell’ancora, deve essere pari a circa 4-5 volte la profondità del fondale. Questo è importantissimo ai fini della sicurezza.

In una rada, soprattutto nelle più famose, potrebbero esserci dei gavitelli per l’ormeggio. In questo caso non c’è bisogno di calare l’ancora, a meno che tutti i gavitelli non siano occupati. Lo ribadiamo, però, è meglio evitare le rade troppo affollate.

In generale è fondamentale il rispetto verso gli altri naviganti. La barca tende a oscillare, e pertanto deve essere abbastanza distante dalle altre. Il suddetto diametro di ruota, o giro di ruota, va calcolato per scongiurare danni.

Cosa si può fare durante una sosta in rada? Avete l’opportunità di raggiungere la riva per sgranchirvi le gambe, certo, ma anche di posizionare una comoda sdraio sulla coperta della barca per beneficiare dei raggi del sole o contemplare il tramonto. Il pozzetto è un punto privilegiato a tale scopo, e potete anche sistemare un apposito tendalino per le ore più calde e assolate.

Non c’è nulla di più bello che rilassarsi mentre si sosta in rada. Questi momenti sono a dir poco magici, e il rollio delle onde concilia mirabilmente il riposo. Tutto ciò che vi serve sono dei cuscini, un’amaca, un paio di bibite fresche da condividere con i vostri amici!

Ciò che conta è selezionare un’insenatura adatta e non farsi cogliere impreparati da un fondale ostico. Con tali precauzioni, sostare in rada è un’ottima soluzione per le vostre escursioni in mare.