Come ridurre l’inquinamento quando si va in barca: 6 suggerimenti utili

Durante la navigazione è essenziale rispettare l’ambiente marino. Quest’ultimo va tutelato in ogni circostanza: non solo quando, per esempio, si hanno dei rifiuti da gettare, ma anche quando ci si sposta, al momento di calare l’ancora e così via.

I viaggi alla scoperta degli oceani devono essere ecosostenibili, concepiti nell’ottica della salvaguardia della natura. Per aiutarvi, siamo pronti a darvi alcuni consigli su come ridurre l’inquinamento quando si va in barca. Non c’è nulla di meglio di una vacanza green su un’imbarcazione, per vivere un’esperienza avventurosa e ammirare scenari fantastici!

Una piccola precisazione prima di cominciare: ovviamente, la barca a vela è più “verde” di quella a motore. Se avete comprato o noleggiato una barca alimentata dal motore, fate in modo che quest’ultimo sia acceso solo se è necessario. Inoltre è indispensabile evitare perdite di carburante, che sono a dir poco dannose per la flora e per la fauna del mare.

Un must sono le barche elettriche solari, il cui propulsore è appunto l’energia del sole. Una fonte rinnovabile, come il vento, ed eco-friendly. Queste riflessioni sono fondamentali quando si va ad acquistare una barca.

I rifiuti

Il primo suggerimento che vi forniamo è scontato per molti, ma va evidenziato lo stesso perché è di vitale importanza: non bisogna mai e poi mai buttare la spazzatura in acqua!

Un atteggiamento del genere ha conseguenze terribili per l’ecosistema. Materiali come la plastica non sono biodegradabili, e con il passare del tempo danno origine a particelle che vengono ingerite dagli animali. Un evento di questo tipo influisce negativamente non solo sulla catena alimentare, ma anche sulle condizioni (e sulla sopravvivenza) delle varie specie.

L’ideale è posizionare sulla barca dei contenitori per la raccolta differenziata. Il tutto sarà smaltito successivamente nel porto.

Gli scarichi fognari e le acque grigie

Gli scarichi fognari, a loro volta, non devono finire assolutamente nel mare: ciò è illegale, oltre che contrario al buon senso.

In tale ambito sono utili i Marine Sanitation Devices, o MSD. Dei dispositivi con serbatoi di raccolta, che saranno svuotati presso strutture specifiche. Ci sono anche alcuni MDS che trattano gli scarichi, li depurano e solo a quel punto li immettono in acqua.

Vi comunichiamo che esistono delle barche sulle quali è possibile trasformare gli scarichi fognari in compost. Avete mai sentito parlare delle toilette compostabili? Un’opzione perfetta per eliminare i microrganismi pericolosi, e per creare una sostanza da impiegare come concime organico.

Le acque grigie sono quelle che derivano non dal WC, bensì dal lavandino e dalla doccia. Anche queste non vanno versate in mare (potrebbero contenere tracce di detersivi o di saponi). Ad ogni modo, è sempre meglio lavarsi negli appositi servizi portuali.

Il carburante

Come già abbiamo accennato, chi ha una barca a motore ha l’obbligo di evitare le perdite di carburante. L’olio, il petrolio e il gas sono tremendi per gli ambienti marini, per i pesci così come per gli uccelli.

Vi raccomandiamo di fare rifornimento quando l’imbarcazione è ormeggiata, mai in acqua. Non riempite il serbatoio fino all’orlo, poiché potrebbe poi cadere qualche goccia. Infine, prima di partire, fate un check generico e controllate che nel serbatoio non vi siano crepe o fessure.

La pulizia della barca

Non tutti ci pensano, ma lo scafo deve essere pulito con articoli green. Anche questo è necessario per ridurre l’inquinamento quando si va in barca.

I prodotti chimici sono fonte di rischio per l’ecosistema, perché finiscono in mare e poi nell’atmosfera. Ci sono tante alternative ecologiche: veri e propri detergenti naturali che vi restituiranno la vostra imbarcazione come nuova.

Il discorso si estende anche all’antivegetativa, usata per prevenire la formazione di batteri e di altri microrganismi sulla barca. Decisamente vantaggiose, per esempio, sono le antivegetative a ultrasuoni. La tecnologia moderna ci aiuta molto sotto questo aspetto.

La crema solare

Quando si viaggia in barca, ovviamente, ci si mette spesso la crema solare: non tutti, però, sono a conoscenza di alcuni ingredienti dannosi per il mare e utilizzati per la realizzazione delle creme.

Un posto di rilievo, in questa categoria, è occupato dall’oxybenzone. Questo estratto si mescola con le acque durante le vostre nuotate, e a lungo andare risulta tossico per la fauna e per la flora. Anche la crema solare deve essere “verde”: sono questi i dettagli che fanno la differenza.

Il rispetto dei fondali e degli animali

Ci sono dei piccoli accorgimenti essenziali per tutelare il mare.

Bisogna fare attenzione quando si cala l’ancora, la quale non deve mai colpire praterie come quelle di posidonia. È importante non avvicinarsi troppo agli animali, per non spaventarli: se volete fare foto, inquadrateli da lontano con l’ausilio di un teleobiettivo.

Anche il motore può dare fastidio agli esemplari faunistici, motivo per cui va spento quando non serve. Ecco, ora siete ben informati su come ridurre l’inquinamento quando si va in barca!