Quali sono i tipi di vela più importanti e diffusi

Parlando di barche a vela, uno dei primi elementi che balzano alla mente è certamente la vela. Non tutti sanno, però, che ne esistono più tipologie: non ce n’è una sola, e queste informazioni sono essenziali per coloro che desiderano vivere in barca o che comunque sono interessati al mondo nautico.

Vi illustreremo, dunque, i più diffusi tipi di vela e le loro caratteristiche. Alla fine della lettura conoscerete tutto il necessario sull’argomento, e sarete in grado di scegliere la vela più adatta alle vostre esigenze!

La randa

Il nostro discorso non può non iniziare con la randa: la vela più importante dell’albero principale (o dell’unico albero, dato che alcune imbarcazioni ne possiedono soltanto uno).

A tale proposito, però, dobbiamo tracciare una distinzione tra barche a vela quadra e barche a vela aurica. Nelle prime la randa ha forma rettangolare; nelle seconde ha una sagoma trapezoidale, ed è mantenuta tesa da un’asta apposita che viene issata sull’albero da cima a fondo.

Invece, nella moderna armatura velica la randa è triangolare ed è supportata da canestrelli o da un’inferitura ad hoc. Il sostegno della randa è il boma, collocato alla base.

Il più delle volte, comunque, la randa è associata ad altre vele come il genoa o il fiocco per risalire il vento contrario. Nelle situazioni opposte fiocco e genoa sono ammainati, e la randa è abbinata allo spinnaker o al gennaker. Non temete se questi nomi vi suonano sconosciuti, in quanto vi spiegheremo tutte le loro peculiarità nelle prossime righe.

Un piccolo riassunto prima di proseguire: nelle andature portanti si usa la randa con spinnaker o gennaker. Nelle condizioni normali, con fiocco o genoa.

Ma in cosa consistono questi altri tipi di vela?

Il genoa e il fiocco

Partiamo dal presupposto che il fiocco, definito semplicemente come una vela triangolare, ha alcune “varianti”: il genoa, lo spinnaker e il gennaker.

Il genoa, per così dire, è un fiocco più esteso: ci sono dei casi in cui è più ampio addirittura della randa. È sistemato in un posto ben preciso della barca, ossia tra l’estremità della prua e l’albero più a prua.

Fondamentalmente non ci sono molte differenze tra genoa e fiocco, se non che il primo è più vasto del secondo. Il genoa, per questo, si sovrappone in maniera parziale alla randa.

Fiocco e genoa sono finalizzati al controllo della prua dell’imbarcazione. Entrambi mirano a facilitare una serie di operazioni, come risalire il vento (il fiocco più del genoa). Una curiosità: il genoa è chiamato così perché fu utilizzato per la prima volta a Genova, Genoa in inglese!

Il gennaker

Veniamo al gennaker, una versione diversa del fiocco, progettata specialmente per le andature portanti.

Questa tipologia di vela è impiegata in particolare nell’ambito delle barche da regata. Ha una forma vagamente asimmetrica, che fa da contatto tra le prestazioni del genoa e dello spinnaker. Questi, rispettivamente, spingono al massimo quando il vento è compreso tra 35 e 60 gradi e tra 100 e 140 gradi.

Lo spinnaker

Abbiamo già menzionato lo spinnaker: descriviamolo andando più nei dettagli.

Questa vela è nota anche soltanto come “spi”, ed è una delle più moderne e apprezzate dagli appassionati. È colorata, realizzata con materiali leggeri e resistenti, e ha dimensioni maggiori di quelle del fiocco e della randa.

Lo spinnaker, come il gennaker, è ideale per l’andatura portante, per le andature di poppa e al gran lasco. Quando è issato viene tenuto al di fuori della prua: a tale scopo, spesso deve essere installato un braccio extra sul mezzo di trasporto.

Anche lo spinnaker è triangolare, ma somiglia a un triangolo isoscele. Al centro è contraddistinto da una grande “pancia”.

Le vele auriche

Fino ad ora abbiamo parlato delle vele triangolari; adesso, spostiamo l’attenzione sulle vele trapezoidali.

Queste sono dette anche vele auriche, si stendono a poppa e sono vele di taglio. Sono molto popolari nel campo delle imbarcazioni da diporto di misure ridotte. Di nuovo, non ce n’è una sola bensì varie: tra le più celebri ricordiamo la vela controranda, la vela al terzo, la vela al quarto e la vela a tarchia.

Le vele quadre

Un’altra parentesi va dedicata alle vele quadre, anche se queste stanno diventando sempre più rare nel settore.

In linea di massima, la vela quadra è tipica delle barche di un tempo: la sua sagoma è rettangolare, e la sua posizione è ad angolo retto rispetto all’andamento della nave. Questa vela veniva ricavata cucendo tra loro più teli di canapa, o ferzi, e rinforzata con corde nell’area del perimetro.

In aggiunta, la vela quadra era legata al ponte attraverso scotte, e anche a un pennone in orizzontale. Lo ripetiamo: oggi non è molto diffusa, ma doveva comunque essere citata per amor di completezza.

Questi sono i maggiori tipi di vela. È importante studiare tali argomenti prima di intraprendere la via del mare!