Portovenere, il mare diventa patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco

Il Golfo di La Spezia, noto ai più come il Golfo dei Poeti, custodisce un comune di poco più di 3mila anime situato nel limbo più a sud-ovest della provincia spezzina. Si tratta di Portovenere, un autentico gioiello inserito nel 1997, al pari delle isole di Tinetto, Tino e Palmaria, tra i patrimoni dell’umanità da parte dell’Unesco. Portovenere si caratterizza per la sua costa frastagliata, il mare limpido e gli scorci di notevole bellezza che si possono ammirare in particolare in alcuni punti del borgo.

Le origini di Portovenere e le sue antiche costruzioni

Portovenere deve le sue origini ai primi insediamenti, rislenti all’incirca al quinto secolo a.c. ad opera dei popoli liguri. Per avere i primi rilevamenti storiografici bisogna attendere il primo secolo d.c, quando l’imperatore Antonio Pio inserisce la località all’interno del proprio itinerario denominato “Marittimo” collocandola tra Sestri Levante e Luni. Il nome Portovenere è invece da attribuire alla tradizione secondo cui, dalle profonde acque sotto al promontorio, nacque la dea Venere Ericina, alla quale fu dedicato un tempio nella zona in cui adesso sorge la chiesa di San Pietro.

Nel corso degli anni Portovenere ha conosciuto diverse dominazioni, da quella bizantina a quella saracena, per poi passare sotto il controllo della Repubblica di Genova agli inizi del 1100. Solo alla caduta della Repubblica di Genova e all’istituzione della Repubblica Ligure (verso la fine del ‘700), Portovenere entra a far parte del “Dipartimento del Golfo” con La Spezia capoluogo.

Portovenere annovera alcuni edifici di grande interesse storico-architettonico. Il più importante a nostro avviso è la Chiesa di San Pietro, arroccata proprio sulla cima del promontorio. Il suo stile gotico la rende molto particolare e apprezzata dai tanti artisti che hanno gravitato negli anni da queste parti. Fu ribattezzata il “cristiano tempio” dal poeta Eugenio Montale, che prese inspirazione qui per una sua poesia.

Chiesa di San Pietro a Portovenere

Da rimarcare anche la chiesa di San Givanni Battista, coi suoi rintocchi barocchi, e la chiesa di San Lorenzo in stile romanico. Altro monumento di sicuro interesse è l’abbazia di San Venerio, sull’isola di Tino.

Le spiagge più belle di Portovenere

Dal promontorio di Portovenere si gode di un bellissimo panorama che affaccia sulle isole di Tino, Trinetto e Palmaria, collocate proprio di fronte al borgo. Ed è qui che sono presenti le più belle spiagge di questa zona costiera.

L'isola di Palmaria

Per raggiungere l’isola di Palmaria è necessario prendere un battello (sono molto frequenti i collegamenti, specialmente in Estate), visto che Portovenere non è dotata di una vera e propria spiaggia. Una volta giunti sull’isola ci si trova subito davanti alla scelta tra spiaggia libera o attrezzata. Se siete muniti di ombrelloni e sedie, allora Punta Secco può fae al caso vostro. Si tratta di una spiaggia, in parte di ghiaia e in parte sabbiosa, molto rilassante per via della folta presenza di pini. Qui si può godere dell’ombra garantita dagli alberi e avere un po’ di spazio per fare delle passeggiate. La caratteristica principale del Golfo di La Spezia è l’ambiente roccioso, e questo è uno dei pochi punti in cui non si è costretti a fare i conti con gli scogli. Perciò Punta Secco può rivelarsi la scelta ideale per le famiglie con al seguito i bambini o magari per i più anziani che hanno bisogno di maggiore comodità.

Per chi invece ha voglia di un bel tuffo naturalistico, consigliamo di recarsi presso il Bagno Arenella. Situata all’interno dell’area marina del Parco Naturale Regionale di Portovenere, questa spiaggia offre dei fondali molto spettacolari, adatti soprattutto agli amanti dello snorkeling. Molto affollata durante i periodi più caldi, Bagno Arenella è una spiaggia perfettamente attrezzata con bar epossibilità di noleggiare tutto l’occorrente.

Per un’esperienza ancora più “selvaggia” ci spostiamo a Cala Fornace, autentica “chicca” riservata in particolare agli amanti dell’escursionismo. Si tratta di una parte di scogliera rocciosa raggiungibile solo via mare, che regala uno scenario davvero mozzafiato.

Isola del Tino: il fascino di un’isola misteriosa

Spostandoci più a sud di Palmaria, ecco che troviamo l’isola del Tino. Un’isola che ha una singolare caratteristica: può essere visitata solo due volte all’anno. Questo perché tutta la sua superficie è riservata a zona militare, e quindi inaccessibile. Tranne che il 13 Settembre, e nella domenica successiva. Due giorni molto importanti per quest’isola, poiché vi è la festa di San Venerio. Si tratta di una ricorrenza in cui si svolge una processione marina che prevede lo spostamento della statua del santo da La Spezia all’isola. Viene esposta anche la reliquia con il teschio di San Venerio e, dopo l’approdo, viene data la benedizione alle imbarcazioni.

Altre attrattive di Portovenere

Ci siamo concentrati finora sulle principali bellezze di Portovenere dal punto di vista architettonico e sulle migliori spiagge in cui trovare relax da queste parti. Ora vediamo quali sono le altre attrattive offerte da questo splendido territorio. Torniamo per un attimo sull’isola di Palmaria dove, oltre a vari sentieri per gli amanti dell’escursionismo (consultabili su Internet), troviamo anche altri luoghi naturali. Ci riferiamo in particolare alle grotte dell’ Arpaia: qui ne sono presenti ben 36, molte delle quali visionabili attraverso tour guidati in traghetto.

Un’altra particolarità è la cosiddetta “Palazzata a mare”. Si tratta di un agglomerato di case presenti sul lungomare che, a prima vista, sembrano del tutto normali. Addentradovisi però si nota una roccia a cui le case sembrano “legate”, che fornisce un’illusione ottica davvero singolare. Un altro paio di curiosità sono da menzionare poi all’interno del borgo di Portovenere. Parliamo del castello dei Doria, costruito attorno al 1300 e dal quale si può ammirare un panorama spettacolare, e di due mulini che si trovano lì vicino. Per esattezza le due costruzioni si trovano tra la chiesa di San Pietro e il castello, e furono costruite un tempo come torri di avvistamento per poter studiare in anticipo eventuali mosse di truppe nemiche.