Porto Ercole: nella baia del borgo grossetano si specchia la Costellazione di Ercole
Le fatiche ti provano? Allora Porto Ercole è il posto giusto da visitare. Dove siamo? A Porto Ercole che praticamente è una frazione del Comune di Monte Argentario. Ci troviamo, pertanto in provincia di Grosseto. Qui si contano quasi tremila abitanti.
Porto Ercole è un borgo dalla storia che unisce mito e realtà. In questo approfondimento ci teniamo ad accompagnarti sotto un cielo stellato, le cui stelle fanno luccicare il mare. Ed in tale gioco di luci, si può ammirare perfino la luna in bella vista che entra in scena. E se questo non ti basta, fai bene a non accontentarti. Perché?
Il ruolo da protagonista in questo scenario spetta alla Costellazione di Ercole. Naturalmente, noi non approfondiamo la questione astronomica, sebbene essa sia alquanto affascinante. Ciò che ci compete in un simile contesto è la trattazione di Porto Ercole dal punto di vista squisitamente turistico.
Dunque, ti invitiamo a specchiarti insieme a noi nel mare di Porto Ercole, tra luccichio da sogno e piaceri reali. Così, vivremo un’esperienza autenticamente naturale.
Indice
- Porto Ercole: come nasce il borgo nelle cui acque si specchia la magia stellare?
- Porto Ercole: la simbologia mitologica di Ercole tra fatiche sovrumane e premi divini
- Porto Ercole: e dopo tante fatiche, approdiamo in terra di svago
- Porto Ercole: l’avventura si infittisce nella Notte dei Pirati
- Porto Ercole: tra piaceri e sapori, aromatizzati con autoctono orgoglio
- Porto Ercole: a quale spiaggia andiamo, spediti a passo di formica?
Porto Ercole: come nasce il borgo nelle cui acque si specchia la magia stellare?
Secondo le informazioni divulgate su I Borghi Più Belli d’Italia, la fondazione del borgo di Porto Ercole deve i suoi natali a due teorie distinte. Stando ad una prima teoria, Porto Ercole sarebbe stato fondato dai Focesi, un popolo della Grecia antica, osservante il culto di Ercole. La scelta del posto li ha affascinati a motivo della somiglianza tra la baia di questo borgo italiano e quella della loro terra natia.
Mentre un’altra teoria attesta che Porto Ercole sarebbe stato creato dagli Etruschi. A prova di quest’affermazione, vi è la necropoli di Cala Galera, situata nel luogo dello zodiaco etrusco, in corrispondenza della Costellazione di Ercole. Ecco che ora tutto si rischiara. Proprio il fascino di tale connubio celestiale ci ha fornito l'ispirazione, suscitando il nostro interesse.
Porto Ercole: la simbologia mitologica di Ercole tra fatiche sovrumane e premi divini
Dato che nell’introduzione abbiamo citato le fatiche, soffermiamoci sull’identità di Ercole, protagonista appunto di Porto Ercole. Nel far questo, ci basiamo su quanto spiegato dall’Enciclopedia Treccani.
Chi era Ercole? I Greci lo chiamavano Eracle. Comunque lo si voglia chiamare, Ercole era un eroe-semidio, passato alla storia per la sua forza tanto incredibile quanto ineguagliabile. La sua simbologia è del tutto positiva, in quanto egli rappresenta la riuscita vittoriosa su delle imprese sovrumane. E non solo. Ercole si impegna per sgominare i mostri, volendo, quindi, assicurare un mondo più libero e sereno. Di fatto, gli Dei premiano Ercole, accogliendolo nell’Olimpo.
Chi erano i genitori di Ercole? La mortale Alcmena e Zeus (Giove, per i Romani). Quest'ultimo, noto per le sue tendenze fedifraghe, aveva ingannato la donna, assumendo le sembianze del marito vero. La nascita di Ercole scatena l’ira di Giunone (per i Romani), poiché il bambino le ricorda il tradimento di Zeus. Così, la Dea decide di vendicarsi sul nascituro innocente. In che modo? Ora te lo sveliamo.
Porto Ercole: dalla vendetta di Giunone alle dodici fatiche di Ercole
Appena Giunone (Era per i Greci) viene a sapere di Ercole, gli manda due serpenti con l’intento di ucciderlo. Ma la storia non va come previsto. Il bambino nella culla riesce ad afferrare i serpenti, stritolandoli con la sola forza delle mani. Tuttavia, Giunone non si arrende.
Quando Ercole cresce e mette su famiglia, la gelosia da parte della moglie di Zeus gli costa cara. Già, perché Giunone lo maledice affinché egli uccida i suoi cari in preda alla follia. Stavolta, purtroppo tutto va secondo i piani. Ma non è detta comunque l’ultima parola. Al fine di espiare la sua colpa, Ercole dovrà affrontare dodici fatiche imposte dal cugino Euristeo.
Quali sono, dunque, le famose dodici fatiche di Ercole? Le seguenti:
- Uccisione del terribile leone di Nemea che divorava le persone;
- Sconfitta mortale e definitivamente mutilante (con l’ausilio del fuoco) dell’Idra di Lerna, il temibile serpente dalle tante teste, che anche se mozzate ricrescevano, prima di Ercole;
- Immobilizzazione del Cinghiale di Erimanto, che poi Ercole porta da Euristeo;
- Cattura della Cerva sacra di Cerinea;
- Sterminio degli uccelli del lago Stinfalo;
- Igienizzazione delle stalle del re Augia in un solo giorno, come fosse un’impresa di pulizie, ma accentrata in un solo uomo;
- Cattura del feroce Toro di Creta vivo;
- Capacità di ammansire le giumente del re Diomede di Tracia, che Ercole dà loro in pasto per giustizia;
- Uccisione di Ippolita, regina delle amazzoni;
- Uccisione di Gerione, gigante a tre teste dell’Estremo Occidente, con la cattura delle sue mandrie;
- Dominazione e conduzione sulla Terra del cane infernale Cerbero;
- Raccolta dei pomi delle Esperidi, aggirandone la custodia affidata al drago immortale.
Porto Ercole: e dopo tante fatiche, approdiamo in terra di svago
Come ci divertiamo a Porto Ercole? Innanzitutto, lasciandoci incantare dalle innumerevoli calette. Esse sono visibili già percorrendo la strada panoramica. E pertanto le calette si possono raggiungere sia in barca che a piedi.
Vuoi praticare attività sportive? Eccoti accontentato, poiché a Porto Ercole si praticano:
- Vela
- Sport acquatici
- Trekking
- Mountain bike
- Passeggiate.
E per gli amanti della vita notturna, c’è l'imbarazzo della scelta tra i vari locali del porto.
Inoltre, ti facciamo sapere che nelle seguenti località, degne di nota, puoi approdare esclusivamente in barca:
- Isolotto sotto la Rocca Spagnola;
- Grotta Azzurra
- Cala dei Santi, sito carsico nonché archeologico, per il rinvenimento dei resti dell’Uomo di Neanderthal.
Circumnavigando il Monte Argentario, alto 635 metri, puoi scorgere le numerose torri costiere a carattere difensivo, fatte erigere dagli spagnoli durante il loro periodo di dominazione. E da qui la vista è fantastica, soprattutto quando il cielo è limpido. Oltre a vedere l’arcipelago toscano, si intravede addirittura la Corsica.
Se la natura, poi, è il tuo forte, allora ti suggeriamo di immergerti nella riserva naturale della Feniglia. Lo sai che l’omonima spiaggia è il luogo storico dell'approdo e del decesso di Caravaggio? Quanta storia hanno da raccontare le meraviglie paesaggistiche!
Infine, ti sveliamo un’altra curiosità: l’intera area del Monte Argentario custodisce il Santuario dei Cetacei. Esso rientra tra le aree marine protette ed è stato istituito nel 1991.
Porto Ercole: l’avventura si infittisce nella Notte dei Pirati
E se quanto ti abbiamo elencato finora su Porto Ercole non ha aggiunto abbastanza pepe, eccoti un evento avventuroso: la Notte dei Pirati.
Quando si tiene questo evento? La Notte dei Pirati comincia i primi di maggio. In che cosa consiste? Gli abitanti sdrammatizzano le invasioni avvenute ad opera dei Saraceni, facendone così un loro punto di forza. In sostanza le persone rievocano i fatti storici, sfilando per Porto Ercole.
Porto Ercole: tra piaceri e sapori, aromatizzati con autoctono orgoglio
Se ti trovi a Porto Ercole, ci sono dei piatti tipici da gustare. La prima (ed anche la più antica) fra tutti è la zuppa di sarde e patate. A questa segue la variante con gli scampi. Trattandosi di un menu fondamentalmente di mare, ecco che sulla tavola compaiono di pari passo: la triglia rossa in guazzetto e lo stocchetto alla portercolese con patate, pinoli e olive nere.
In fatto di dolci, poi, la Pastiera priva di grano è sicuramente da assaggiare. Ma per questa occorre attendere la Pasqua.
E da bere? Qui esiste l’Ansonica, un vino bianco, quale generoso frutto elargito dalla coltivazione del vitigno autoctono, che reca lo stesso nome.
Porto Ercole: a quale spiaggia andiamo, spediti a passo di formica?
Tra piaceri e sapori, dirigiamoci a passo di formica su di una spiaggia per così dire operosa. Tra tutte, la Spiaggia de La Formica ha catturato la nostra attenzione per via del suo nome. Essa è rivolta a nord, perciò il sole la bacia per tutto il giorno. Sul versante destro vi è una scogliera, mentre dal lato opposto ci ammalia la vista sulla baia.
In termini di accoglienza, la Spiaggia de La Formica è davvero su misura per i suoi bagnanti.
In questo approfondimento su Porto Ercole abbiamo viaggiato con te sull’onda della mitologia, increspandoci, al contempo, nella sua simbologia. Un'esperienza davvero incantevole, non trovi?
Ti auguriamo di assaporare ogni dettaglio di Porto Ercole. E magari quando sei lì, scrivici una cartolina. Buon divertimento!