Belvedere Marittimo: il Comune del cosentino dove abita il bello dell’amore

(Foto Wikipedia)

Ti diamo il benvenuto a Belvedere Marittimo, Città dell’amore. Ma come? La città più romantica d’Italia non è Venezia? Ebbene, noi ti sveliamo che per quanto quest'ultima porti la bandiera del romanticismo, il primato spetta ad un Comune in provincia di Cosenza.

Ti stiamo meravigliando? Forse ti stai sentendo leggermente sbigottito. Anche noi lo siamo quanto te. Suvvia, niente paura. Ti invitiamo a seguirci in questo approfondimento dal profumo agrumato.

Viaggiando con noi, scoprirai perché Belvedere Marittimo è divenuta il simbolo dell'amore. Inoltre, faremo una passeggiata in questa città, affacciandoci sul Mar Tirreno. E se il sole picchia? Ci difendiamo all’ombra dei cedri. Alla fine, terminiamo con gusto.

Allora, ti va di innamorarti in un bel quadro naturale?

Belvedere Marittimo: se stai cercando il bello dell'amore, sei nel sentimento giusto

Capita, ogni tanto, che abbiamo voglia di innamorarci. E che dire se la natura fa da galeotta? Tanto meglio, perché così uniamo l’utile al dilettevole. È questo il caso di Belvedere Marittimo, affacciato sulla costa tirrenica. L'avresti mai detto?

Apriamo con te un dialogo sincero su questa località, poiché l’amore richiede una naturale sincerità. Sarà pure tutta una questione di sentimenti a confronto. O in tempesta. Ad ogni modo, quali sono le origini di Belvedere Marittimo?

Secondo il sito web istituzionale del Comune di Belvedere Marittimo, non ci sono documenti che ne attestino in forma certa le origini. Tuttavia, ufficialmente, si conoscono i toponimi attraverso i quali la città è stata ribattezzata tre volte, prima di acquisire la denominazione definitiva, cioè:

  1. Belvederium
  2. Belloviderium
  3. Belviderio

Mentre l’aggettivo Marittimo è stato scelto per distinguere il Comune da altri centri abitati, aventi nomi simili.

Com'è il territorio di Belvedere Marittimo?

Se ti rechi a Belvedere Marittimo, che genere di territorio trovi? Un paesaggio ricolmo di idrografia e orografia. Di fatto, la città è attraversata dai seguenti corsi d’acqua:

  • Soleo
  • Vallecupo
  • Belviderio.

Ma non è tutto. Belvedere Marittimo ricopre una superficie di circa 37 chilometri quadrati. In quanto, poi, alla sua collocazione, la città si ritrova ben custodita tra la catena costiera ed il massiccio del Pollino. Il tutto digrada dolcemente verso il Mar Tirreno.

Cosa delimita il confine tra Belvedere Marittimo e Cosenza? Le seguenti montagne:

  • Monte Stumbo
  • Montea
  • Monte La Caccia.

Ricordiamo che il capoluogo, ossia Cosenza è abbarbicato su di una collina, a 150 metri sul livello del mare. In merito alla sua distanza in linea d’aria, essa è pari a settecento metri.

Belvedere Marittimo regala un amorevole catena costiera di litorali da indossare

Pensi che il quadro paesaggistico di Belvedere Marittimo non riservi altro? Perché magari quello sopra descritto pare già abbastanza? Beh, ti sbagli. Affacciandosi sul Mar Tirreno, la città ti promette in dono una catena costiera davvero preziosa. E non è una promessa da marinaio.

Che cosa indosserai sulla pelle? La brezza tirrenica, innanzitutto. Ma questo già lo sai. Ebbene, noi ti impreziosiamo con le località costiere di:

  • Santa Litterata a nord;
  • Serluca Calabaja a sud;
  • Capo Tirone al centro.

Mentre se ti posti nel centro storico, noterai il carattere medievale di Belvedere Marittimo, raffinato dai palazzi. E camminando, ti avventurerai tra i vicoli caratteristici e le porte storiche, quali elementi architettonici contornati dal connubio squisitamente montano e marino.

Belvedere Marittimo: apriamo un capitolo sulle Porte Angioine e Aragonesi

Durante il periodo degli Angioini, la città di Belvedere Marittimo si vede murata. Non viva. Facciamo dell’ironia un po’ macabra. Scherzi a parte, il Comune viene cinto da due mura a scopo difensivo:

  1. Porta di Mare
  2. Porta degli Orti.

In cosa si contraddistinguono le Porte? Te lo spieghiamo subito.

Belvedere Marittimo: quali sono le caratteristiche delle Porte Angioine?

Nel caso della Porta di Mare, attraverso di essa si accedeva alla marina. Cosa questa che si rivelava funzionale per Belvedere Marittimo nella difesa dagli attacchi degli invasori. Poiché la Porta di Mare domina l’area costiera del Golfo di Policastro.

Vi permangono tuttora i resti sia delle colonne che delle mura in pietra. E c’è un altro dettaglio che non passa certo inosservato: la buca ricavata nella roccia, che si riempiva con olio ustionante, per il contrattacco.

Mentre la Porta degli Orti è stata pensata per assicurare l’accesso diretto ai campi. In tal modo, gli agricoltori potevano curare sia le coltivazioni sia le proprietà feudali. Poiché l’economia dell’epoca medievale ruotava attorno alla fiorente attività rurale.

Belvedere Marittimo: com’erano le Porte Aragonesi?

Le Porte Aragonesi vennero costruite alla stessa stregua di quelle Angioine. Quindi, sempre per ragioni difensive. Stavolta, però, esse vengono installate presso siti diversi. Quante sono le Porte Aragonesi? Anch’esse due, ossia:

  1. Porta del Fosso o del Principe
  2. Porta della Piazza.

Già dal nome, si può intuire che la Porta del Fosso o del Principe servisse a difendere la tradizionale costruzione del Medioevo: il Castello. Infatti, tra di esso e la fortezza, è stato scavato un fossato. E per attraversarlo vi hanno installato un ponte levatoio.

Mentre, varcando la Porta della Piazza, si usciva dalle mura del Castello. Questa porta è stata realizzata in legno di quercia. E la sua notorietà è tale da averne ispirato un’espressione dialettale, ancora in uso: “For’a’porta”. Che cosa significa? L'intenzione di incontrarsi in un dato luogo all’esterno.

Belvedere Marittimo: da questo panorama cambi prospettiva sul bello dell’amore

Come abbiamo accennato prima, Belvedere Marittimo detiene il primato, nonché il titolo di Città dell’Amore. Perché? Da oltre trecento anni, le reliquie di San Valentino giacciono presso il Convento dei Cappuccini. Le spoglie del Santo sono state riconosciute ufficialmente.

Ecco svelato il motivo dell’appellativo. Per questa ragione, molti credenti e innamorati si recano in visita a Belvedere Marittimo. La città è diventata famosa per il Santo Protettore degli Innamorati, spodestando in un certo senso la nostra Venezia, da sempre ritenuta l’emblema dell’innamoramento.

Belvedere Marittimo: l’amore abbraccia la bellezza dei valori

Così, nel tempo, Belvedere Marittimo acquisisce prestigio. Oltre a rappresentare il fulcro dell’amore verso il prossimo, il Comune viene visto in qualità di Cuore del Tirreno. Poiché, il sentimento di affetto si rivolge a tutto il bello della vita, che abita nei valori dalla bellezza unica, ossia:

  • Rispetto per l’Ambiente;
  • Appuntamenti culturali;
  • Realizzazioni artistiche.

Belvedere Marittimo: adagiamoci all’ombra elargita dalla Riviera dei Cedri

Chi dice Belvedere Marittimo, dice Riviera dei Cedri. Dove si trova? Secondo inrivieradeicedri.it, tale località confina con la Basilicata a nord, estendendosi per ottanta chilometri nel cosentino.

La Riviera dei Cedri abbraccia varie zone montuose, tra cui i Monti dell’Orsomarso. Qui, naturalmente, si coltiva il Cedro di Calabria DOP, altresì noto come oro verde. Si tratta, ovviamente, di un agrume dalla proprietà versatili, tanto in cucina quanto in cosmetica. Di fatto, dalla scorza del cedro si ricava l’olio essenziale.

Belvedere Marittimo: da dove proviene il salutare Cedro?

Come sono giunti in Calabria gli alberi di cedro? Anzitutto, questa specie non va confusa con quella del Cedro del Libano, che è ben diversa. Poi, va precisato che sono stati gli ebrei a introdurre il Cedro in tutta l’area mediterranea, incluso Belvedere Marittimo. Per la cultura ebraica, questo frutto è di fondamentale importanza nella celebrazione del Sukkoth, tra luglio e agosto.

Il cedro si rivela salutare, possedendo un concentrato di antiossidanti e Vitamina C. La raccolta dell’agrume avviene tra ottobre e gennaio, tempo in cui esso giunge a maturazione. Per le buone forchette, il cedro si sposa perfettamente con pietanze dolci, rivelandosi, pertanto, un ottimo alleato nelle diete ipocaloriche.

Belvedere Marittimo nella ricetta del Baccalà alla griglia con peperoni

Se vai a Belvedere Marittimo, non puoi perderti questo appuntamento con il gusto: Baccalà alla griglia con peperoni. E non è un’offesa. Te l’assicuriamo. Abbiamo trovato la ricetta sull’inserto de LA CUCINA CALABRESE IN 300 RICETTE TRADIZIONALI de “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”.

Belvedere Marittimo: quali ingredienti ci occorrono per il Baccalà alla griglia con peperoni?

Allora, sediamoci alla tavola di Belvedere Marittimo, pronti a gustare il Baccalà alla griglia con peperoni. Sì, ma quali sono gli ingredienti? Eccoli qui di seguito:

  • 400 grammi di baccalà già spugnato;
  • 300 grammi di peperoni dolci carnosi;
  • Tre spicchi d’aglio;
  • Prezzemolo;
  • Olio di frantoio;
  • Sale.

Belvedere Marittimo: divertiamoci nella preparazione del Baccalà alla griglia con peperoni

Lo sappiamo che mangiare è più piacevole che preparare. Talvolta, invece, cucinare è una vera e propria soddisfazione. Dunque, eccoci pronti a Belvedere Marittimo per contemplare la preparazione del Baccalà alla griglia con peperoni.

Disponiamo il baccalà già spugnato sulla griglia, tagliato a fette dallo spessore normale e lasciamolo grigliare. Di pari passo, grigliamo i peperoni su di un’altra griglia. Quando vediamo che il baccalà è cotto, provvediamo a togliergli la pelle ed a spinarlo.

Ora, facciamo la stessa cosa con i peperoni arrostiti. Dopodiché, possiamo amalgamare il baccalà con i peperoni, aggiungendo:

  • Olio
  • Prezzemolo tritato
  • Pezzetti d’aglio
  • Sale.

Infine, attendiamo un’ora, affinché il baccalà si insaporisca e poi serviamo. Buon appetito.