La Sardegna in auto: itinerario da Olbia a Capo Testa
Gli amanti dei viaggi on the road non hanno certo bisogno di volare al di là dell'Oceano Atlantico fino agli Stati Uniti per assecondare la propria passione: anche le regioni italiane, infatti, offrono itinerari spettacolari e paesaggi unici per un'esperienza di questo tipo. Un esempio su tutti è quello che viene offerto dalla Sardegna, che oltre alle spiagge e al mare per cui è conosciuta in tutto il mondo mette a disposizione dei turisti panorami e location speciali da scoprire non solo in estate, ma anche in bassa e bassissima stagione. La costa nord-orientale, per esempio, può essere esplorata da Olbia a Capo Testa, magari in una settimana autunnale.
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Che cosa fare a Olbia
Il centro storico di Olbia si contraddistingue per le sue viuzze strette e intricate su cui si affacciano tantissimi edifici del XIX secolo: è il caso del Palazzo Comunale e della Biblioteca Simpliciana. Dopo aver visitato la Chiesa di San Paolo, vale la pena di soffermarsi anche presso le Mura Puniche e, magari, entrare nel Museo Archeologico, con reperti risalenti al Neolitico (e non solo) ritrovati nel territorio circostante. Per scoprire la bellezza e la potenza della natura, si può scegliere tra il Parco Fausto Noce e la spiaggia di Pittolongu.
Dove andare dopo aver visitato Olbia
A questo punto si può lasciare Olbia per andare alla scoperta delle altre l0calità più affascinanti della costa nord-orientale sarda. Già, ma come fare? Per esempio con una macchina presa a noleggio: ecco perché conviene conoscere e iniziare a utilizzare EasyTerra, servizio di comparazione dei prezzi proposti dalle società di noleggio auto Olbia. Grazie a questo sito, in sostanza, si può scoprire qual è la compagnia che a Olbia offre le tariffe più basse per il noleggio del veicolo di cui si ha bisogno, e si coglie così l'opportunità di risparmiare muovendosi in totale autonomia in tutta la Sardegna. La tappa successiva a Olbia, per esempio, potrebbe essere Golfo Aranci.
Perché fermarsi a Golfo Aranci
Lo spirito autentico ed essenziale di Golfo Aranci è ciò che rende questa località così amabile e amata. Si tratta di una lingua di terra circondata dalle acque del mare che si conclude con il promontorio di Capo Figari.
Volendo, si può scegliere tra escursioni via mare o sulla terraferma; tra i monumenti da visitare ci sono il Pozzo Sacro di Milis e le tante chiesette campestri, ma anche Cala Moresca e il Vecchio Semaforo, antica fortezza militare che fu sfruttata niente meno che da Guglielmo Marconi per verificare i suoi esperimenti.
Porto Cervo
Si può fare a meno di vedere Porto Cervo? Certo che no, la capitale della Costa Smeralda nei periodi in cui è poco affollata riesce a dare il meglio di sé. La Piazzetta delle Chiacchiere e le viuzze nei dintorni invitano a una passeggiata che può prevedere, di tanto in tanto, delle soste di fronte alle vetrine dei numerosi negozi del centro.
E se il porto è caratterizzato dalla presenza degli yacht di personaggi del jet set internazionale, per tornare con i piedi per terra si potrebbe entrare nella splendida chiesa Stella Maris. Per chi è in cerca di spiagge esclusive, il nome da ricordare è quello di Arena Bianca, ma ci sono anche il piccolo e grande Pevero.
Santa Teresa di Gallura
La tappa successiva è Santa Teresa di Gallura, che come le altre località visitate in precedenza offre ai turisti un centro storico da fiaba. Se si capita da queste parti di giovedì è quasi obbligata una sosta al mercato locale, per scoprire tra le tante bancarelle i prodotti tipici dei maestri artigiani del posto.
Il Vermentino di Gallura è il vino tipico della città, da gustare a cena dopo aver trascorso la giornata a Conca Verde, a Rena Majore, a Cala Spinosa o in un'altra delle spiagge dei dintorni.
Capo Testa, la destinazione finale
Infine, si può giungere al promontorio di Capo Testa, traguardo conclusivo di questo ipotetico tour della costa nord-est della Sardegna. Un massiccio costituito da scogliere di granito bianco, i cui colori sono messi ancora più in risalto dal contrasto con il blu del mare.
La vista sulle Bocche di Bonifacio è di quelle che non si dimenticano, mentre il paesaggio naturale si articola tra calette quasi nascoste alla vista e la vegetazione della macchia mediterranea.