Vacanze in barca a vela sicure: le soluzioni al tempo del Coronavirus

È una domanda che ci stiamo ponendo un po’ tutti: che estate vivremo in questo 2020? Il Coronavirus ci rovinerà anche le ferie, dopo aver seminato il panico in Italia e nel mondo e averci costretti a due mesi di lockdown? Al momento non è ancora chiaro lo scenario dei prossimi mesi, ma ci rifacciamo alle parole del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini che ha promesso che “le vacanze si faranno”, anche se in modo diverso: e una possibile soluzione potrebbe essere la barca a vela.

In barca a vela per un’estate differente (e sicura)

Lo spiega dal suo sito www.omeromorettivela.it il comandante e skipper Omero Moretti, da oltre 35 anni in mare al timone della sua Freya e da decenni ormai impegnato in attività di vacanze in barca a vela e scuola di vela e d’altura tra le più belle isole del Mediterraneo. Pur premettendo che sarà inevitabilmente una stagione estiva differente dalle altre, per il carico emotivo e le preoccupazioni che ci porteremo dietro, Moretti individua una possibile strada per fare turismo in barca anche (e nonostante) il Coronavirus.

Vacanza in barca a vela

I nuovi standard di sicurezza

Per sua stessa natura, la barca a vela come idea vacanze era apprezzata dalle persone alla ricerca di posti meno affollati e di una vita un po’ in disparte, e quindi potrebbe già per questo essere una buona scelta di turismo per l’estate 2020.Ovviamente, poi, anche in barca saranno applicati i nuovi standard di sicurezza epidemiologica imposti dalla lotta al Covid-19, con alcune misure specifiche per ridurre i rischi di contagio.

Gli interventi riguarderanno i comportamenti interpersonali a bordo, la gestione della cambusa, le operazioni di igienizzazione e sanificazione deglispazi e, non ultimo, l’organizzazione degli itinerari di viaggio: nuovi compromessi che però possono consentire di vivere comunque un’esperienza unica e completa, senza rinunciare al piacere del mare.

Le regole di comportamento a bordo

Il primo nuovo “obbligo” sarà, come già avviene nella vita di tutti i giorni, indossare le mascherine per adempiere alle disposizioni di sicurezza; per garantire il distanziamento, inoltre, l’imbarcazione prenderà a bordo meno persone per ampliare il distacco e consentire di mantenere il “famoso” metro di distanza interpersonale, per quanto complesso in uno spazio limitato. Non meno importante, la barca sarà fornita di un termometro a infrarossi per misurare la temperatura a distanza ogni volta che sarà necessario, in ottemperanza alle disposizioni ministeriali.

Le operazioni di sanificazione

Molto più intensa l’attività di pulizia e igienizzazione degli spazi a bordo, effettuata con disinfettanti e detergenti specifici per garantire la massima efficacia. Il vantaggio della barca a vela è poi la possibilità di passare la maggior parte del tempo in ambiente all’aria aperta, dove la ventilazione è praticamente massima (un fattore che riduce il rischio di trasmissione dell’infezione). Come ulteriore misura di salvaguardia, poi, la barca Freya sarà sanificata con un ozonificatorealmeno una volta a settimana, uno strumento certificato per la protezione da batteri, funghi e virus.

Fondamentale sarà anche il contributo dei viaggiatori, che dovranno limitarsi a portare con sébagagli piccoli ed essenziali – già comunque consigliati per questo tipo di vacanza – e tutti gli oggetti a bordo saranno sanificati con alcol o gel idroalcolici.

Un differente itinerario di viaggio

Per rendere più sicuro l’ambiente a bordo, si prevede di limitare al massimo i contatti con altre persone, riducendo al minimo i contatti con persone esterne all’equipaggio e le occasioni di sbarco: questo significa quindi un itinerario molto più “marittimo”, con poche (o zero) escursioni, e una cambusa organizzata al meglio per garantire un viaggio comodo per tutta la sua durata. Tra riserve d’acqua, generatori eolici e solari, frigo e freezer questo aspetto non è problematico per i “vecchi lupi di mare”, che da sempre preferiscono il mare alla terra!