Roseto Capo Spulico: il borgo calabrese che profuma di mare, rose e ciliegie

(Foto Wikipedia)

Ti piacciono le rose? Vuoi gustare le ciliegie in riva al mare? E noi ti portiamo a Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza. Un viaggio che coinvolge i sensi al completo. Perché questa città ha attirato la nostra attenzione?

Sappiamo che il nostro spirito sente il bisogno di staccare la spina dalla modernità. Pertanto, nella nostra ricerca è saltato all’udito Roseto Capo Spulico. Probabilmente il toponimo è un po’ lungo da ricordare. Ma quando centrano le rose, nulla passa inosservato. O in questo caso, inascoltato.

Quindi ti invitiamo alla scoperta di questo approfondimento su Roseto Capo Spulico, partendo dal suo Centro Storico. Da qui passeremo ai luoghi di maggior interesse culturale e turistico. Ed infine termineremo cullandoci nel benessere multisensoriale di questo petalo del cosentino.

Dunque, ti va di rilassarti insieme a noi?

Roseto Capo Spulico: varchiamo la soglia della Città delle Rose e delle Ciliegie

Perché Roseto Capo Spulico si chiama così? Già dalla sua denominazione possiamo intuirne il motivo. Lo apprendiamo dal Sito Web Istituzionale del Comune: comune.rosetocapospulico.cs.it. Di fatto, qui le rose affondano le loro radici nell’epoca greco-romana. Periodo storico in cui se ne inizia la coltivazione. Per quale motivo le rose erano fondamentali?

Si narra che i guanciali delle principesse di Sibari venissero imbottiti di rose. E fin qui è chiaro. Ma Capo Spulico? La restante denominazione viene aggiunta nel 1970, data che Roseto Capo Spulico si trova vicino al paese, appunto, di Capo Spulico. Quest’ultimo è un toponimo che deriva dalla lingua greca.

Roseto Capo Spulico: facciamo due passi per la Vinella degli innamorati

Oltre ad emanare un gradevole profumo di rose, la città di Roseto Capo Spulico ti invita a percorrere una stradina che non ha eguali. Parliamo della Vinella degli innamorati. Dove ci troviamo? Nel cuore del Centro Storico. E la rosa è per eccellenza il fiore simbolo dell’amore.

Sappi che la Vinella degli innamorati non è una semplice viuzza come tante, bensì il vicolo più stretto d’Europa. E cosa c’è di tanto straordinario? La sua importanza storica. Pensa che fin dalla sua esistenza, tutte le coppie non vedevano l’ora di incontrarsi nella Vinella degli innamorati per scambiarsi un gesto d’affetto al volo. Ma non è tutto. In questa strada, gli amanti si auguravano amore eterno. Funziona? Prima proviamo e poi aspettiamo, dando tempo al tempo.

Insieme alla Vinella degli innamorati, ti segnaliamo un altro monumento antico e di pregio che fregia Roseto Capo Spulico. Quale? La Fontana di San Vitale, costruita circa mille anni fa. Quest'ultima sarà anche vetusta, ma in essa sgorga tutt'ora acqua potabile.

Roseto Capo Spulico: da città satellite a località balneare della costa ionica

Durante l’epoca della Magna Grecia, il Comune di Roseto Capo Spulico costitutiva una città satellite di Sibari. E come già spiegato precedentemente, la coltura delle rose era alquanto radicata per imbottire i guanciali delle reali. Ma dalle fonti storiche emerge che i petali servissero parimenti a riempire i materassi dei più abbienti.

La città di Roseto Capo Spulico viene fondata ufficialmente nel X secolo d.C., per volere del principe Roberto il Guiscardo. Egli diede inizio alla costruzione del Castrum Roseti, cui seguì quella del Castrum Petrae Roseti. Così, nel tempo, Roseto Capo Spulico crebbe, raggiungendo l’apice della sua magnificenza nel 1260.

Gli alti e bassi non mancarono di certo. Infatti, Roseto Capo Spulico dovette vedersela dapprima con i domini feudali e successivamente con quelli baronali. Una storia tra declino e rinascita. In particolare, l’emigrazione di massa non fece altro che svuotare i centri abitati. Ciononostante, a partire dagli anni ‘80 si assistette ad un’inversione di marcia, che favorì lo sviluppo del turismo balneare sulla costa ionica.

Roseto Capo Spulico: le sue fortezze (ri)sorgono dalle ceneri, eleggendosi ad avamposti difensivi, affacciati sullo Ionio

Se ti rechi a Roseto Capo Spulico non noterai soltanto la flora autoctona. C'è molto altro da vedere. Ad esempio, i Castelli, il cui retaggio rappresenta una vera e propria forza capace di risollevare le sorti, nonché il morale, della città. Una visita di cui non ti pentirai, anche perché il tutto è vista mare, sullo Ionio.

Roseto Capo Spulico: quali sono le peculiarità del Castello Federiciano?

Le fortezze protagoniste di Roseto Capo Spulico, qui approfondite, sono due. Prima fra tutte è quella del Castello Federiciano, voluta da Federico II di Svevia. Tale Castello, altresì noto con la denominazione già citata di Castrum Petrae Roseti, conserva in sé una storia che profuma di mistero e rinascita. Stando alle fonti storiche, questa fortezza si erge dalle ceneri di un misterioso quanto antico luogo di culto d’origine pagana.

Quali peculiarità contraddistinguono il Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico? Difficilmente se ne trova uno uguale o simile. Tuttavia, è bene precisare che questa costruzione racchiude dei reperti preziosi, che testimoniano la transizione dal culto pagano a quello cristiano. Tra questi vi sono l’Onfale su cui hanno inciso la Passione di Cristo. E poi sono stati rinvenuti vari reperti di pietra.

Dunque, dalle caratteristiche apprese possiamo intuire che il Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico fungesse da:

  • Avamposto difensivo
  • Fortezza templare
  • Presidio militare
  • Luogo di culto cristiano.

Roseto Capo Spulico: in cosa si differenzia il Castrum Roseti?

L'abbiamo menzionato in un capitolo precedente. E qui lo guardiamo da vicino. Il Castrum Roseti di Roseto Capo Spulico viene fatto edificare da Roberto il Guiscardo. Ma a differenza del Castello Federiciano, esso ha un ruolo prettamente civile.

Allora, cos’ha di diverso il Castrum Roseti? Anzitutto, questa fortezza sorge con una personalità autosufficiente e lo dimostra attraverso le seguenti differenze:

  • Cisterna per la raccolta delle acque;
  • Stanze aventi la funzione di abitazioni civili;
  • Mura di cinta, erette in contemporanea al Castello;
  • Stalle;

Mentre oggi, presso il Castrum Roseti di Roseto Capo Spulico è divenuto la sede del Municipio cittadino.

Roseto Capo Spulico: conosciamo l’identità tradizionale del suo popolo visitando il Museo Etnografico

Dove possiamo conoscere l’anima autentica di un popolo? Presso il Museo Etnografico, ovviamente. E questo non manca certamente a Roseto Capo Spulico. Come si raggiunge? Recandoci, dapprima, nel Centro Storico. Dopodiché entriamo nel Castello Lillo. Ecco che siamo tornati indietro nel tempo, nello scorcio, però, del presente. Suona al contrario, ma è così.

Cosa possiamo ammirare nel Museo Etnografico di Roseto Capo Spulico? Si tratta di un forziere che custodisce migliaia di oggetti d’uso quotidiano e attrezzi da lavoro, utilizzati nel corso dei secoli. Scusa se è poco.

In particolare, vi troviamo i seguenti cimeli:

  • Banchi da lavoro dei falegnami;
  • Dischetti del calzolaio;
  • Antico telaio;
  • Strumenti da lavoro del fabbro;
  • Accessori per la rasatura appartenuti al barbiere;
  • Strumenti musicali della vecchia Banda;
  • Una singolare macchina da scrivere;
  • Tavola apparecchiata alla maniera tradizionale, alla quale tutti mangiavano da un solo piatto.

Roseto Capo Spulico: immergiamoci nell’acqua cristallina e prendiamoci cura di noi stessi per migliorare la qualità della vita

Roseto Capo Spulico è una città provvista di ogni comfort. C'è chi in vacanza preferisce oziare. Mentre qualcun altro mette in pausa il lavoro ma non la cura della propria persona. E qui Roseto Capo Spulico promette bene. Per costoro il posto ideale è il Parco “Qualità della Vita”, alla foce del fiume Ferro. Un nome che è tutta una promessa.

Infatti, presso questa palestra rigorosamente all’aria aperta è possibile allenarsi, nonché allietarsi, poiché dispone di:

  • Attrezzi per gli esercizi ginnici a corpo libero;
  • Un ampio percorso ciclabile;
  • Pista per correre;
  • Percorsi per passeggiare;
  • Prato con erba del tutto naturale;
  • Alberi autoctoni, sotto la cui chioma beneficiare della frescura.

Roseto Capo Spulico ti allena ad alte prestazioni, senza rinunciare al verde

Accanto al Parco “Qualità della Vita”, si trova un’ulteriore area verde funzionale all’allenamento. E questa si chiama Polo Sportivo di Roseto Capo Spulico. La struttura è munita di:

  • Stadio Comunale nel verde contornato dalla pineta;
  • Campo di calcio a cinque;
  • Campo da tennis in sintetico di ultima generazione.

Dunque, per gli sportivi, le aree deputate all’attività fisica di Roseto Capo Spulico equivarranno ad un negozio di giocattoli per i bambini. Uno spasso che al contempo tiene in forma il corpo.

Roseto Capo Spulico naviga a Vela alla volta dello Ionio

In ogni località balneare che si rispetti, si praticano gli sport nautici. Ed è così anche per Roseto Capo Spulico che ha deciso di navigare a Vela alla volta dello Ionio. In che senso? Ora ci spieghiamo meglio.

La passione per il mare ha favorito la fondazione del prestigioso Circolo Velico. Grazie anche alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Ed il ruolo, qui, rivestito da quest’ultima è quello di socio fondatore.

E tra un giro in barca a vela ed un tuffo nello Ionio, respirerai autenticamente lo spirito del luogo. Infine, se ami gli animali, in particolare i cavalli, puoi scegliere di trascorrere la giornata in un maneggio.

Roseto Capo Spulico ti offre la Ciliegia più Bella d’Italia

Approdiamo, adesso, all’ultimo capitolo dell’approfondimento su Roseto Capo Spulico. Ma lo facciamo con dolcezza, così da ammortizzare quel senso di nostalgica amarezza, dato dalla fine di qualcosa.

Parliamo della Ciliegia più Bella d’Italia. Può sembrare arroganza, ma non lo è. La citiamo, comunque, con un pizzico di orgoglio. All'aspetto, essa si presenta rossa e carnosa. Come la puoi gustare?

È bene sapere che Roseto Capo Spulico offre le sue ciliegie uniche sia con piatti dolci che salati. E non solo. Di fatto, gli abbinamenti con la ciliegia sono versatili, dal riso alla pasta. Passando, al contempo, per la carne. Citiamo in merito:

  • Trofie ai frutti di mare con le ciliegie
  • Coniglio alla ciliegia.

Il Ciliegio di Roseto Capo Spulico gode del sapore marittimo

Perché la Ciliegia di Roseto Capo Spulico sarebbe la migliore? Questo frutto gode, a tutti gli effetti, della brezza marittima. Quest'ultima, a sua volta, creando un microclima perfetto, le permette di maturare in anticipo, rispetto ai tempi naturali.

Date tali circostanze, la Ciliegia più Bella d’Italia si è guadagnata l’eccellenza proprio grazie alla ventilazione costante che le ha conferito delle qualità sopraffine. Ed un gusto ineguagliabile.

Pertanto, Roseto Capo Spulico dedica alla sua amata ciliegia una festa in grande. Se questo frutto ti piace, allora non perderti l’appuntamento tra maggio e giugno: la Festa delle Primizie. Un evento d’origine medievale, che si tiene ogni anno, per celebrare la ciliegia.

E se è vero che una ciliegia tira l’altra, è giunto il momento di farti prendere da questa gustosa avventura. Fai buon viaggio.