Populonia: il borgo Livornese che germoglia inebriato dal verde e dal mare
Populonia sembra un toponimo di fantasia. Eppure, questo luogo esiste nella realtà. Sebbene talvolta ne risulti flebile il confine. Dove ci troviamo? In un germoglio spuntato nella provincia di Livorno.
Poesia a parte, siamo in un borgo singolare. Che, però, ha una pluralità di cose sia da vedere che da assaporare. Ecco perché ci siamo soffermati a scrivere questo approfondimento su Populonia.
Ti invitiamo ad ammirare insieme a noi la bellezza di questo germoglio dalle radici etrusche e dal retrogusto di mare, protezione ed (eb)brezza vinicola. Con il giusto senso di responsabilità, versata in un buon calice di divertimento. Ed ecco servita un’esperienza sensoriale unica nel suo genere. Allora, germogliamo?
Indice
- Populonia: il germoglio etrusco in provincia di Livorno famoso per le pregiate produzioni vinicole
- Populonia: il germoglio etrusco prospera grazie alle ricchezze del suolo
- Populonia ti abbraccia tra le sue cinte murarie invitandoti a conoscerla
- Populonia: il Borgo Green che brilla di luce propria tra gastronomia, arte ed eventi
- Populonia: ti va di gustare con noi il Polpo alla Piombinese, accompagnato dal Bianco dell’Elba o Procanico?
Populonia: il germoglio etrusco in provincia di Livorno famoso per le pregiate produzioni vinicole
A Populonia si contano oltre 33 mila abitanti. E perché lo definiamo germoglio etrusco? In base a quanto divulgato su I Borghi Più Belli d’Italia, il toponimo di Populonia deriva dalla lingua etrusca.
Ed in quanto borgo dalle origini etrusche, Populonia si chiamava Pupluna o Fufluna. In particolare, dall’ultimo antico toponimo citato, ne deriva un altro, ossia puple, che tradotto significa appunto germoglio.
E cosa c'entra il vino? In mezzo a questo crocevia di termini antichi, dal germoglio spunta Fufluns, il dio etrusco che rappresenta il vino e l’ebbrezza. Inoltre, Populonia, morfologicamente parlando, si presenta simile all’Isola d’Elba. A tal proposito, più avanti, ti sorprenderemo con qualcosa di sfizioso.
La presenza del mare ha favorito, nel tempo, la produzione vinicola d’alta qualità. Quindi tutto ora diventa chiaro, seppur forse un po’ annebbiato o inebriato dall’alcol. Scherziamo dai. Però, è sempre bene fare appello al nostro buon senso, godendo delle gioie palatali con responsabilità.
Populonia: il germoglio etrusco prospera grazie alle ricchezze del suolo
La correlazione tra Populonia e l’Isola d’Elba non è solo nella sua affinità morfologica. Essa affonda le radici nella storia che le avvicina, sia in senso figurato che letterale. Di fatto, il borgo di Populonia risulta essere una frazione di Piombino.
Storicamente, Populonia è l’unica città etrusca ad essere edificata sul mare, lungo il litorale toscano. E per gli etruschi, questo borgo rientrava tra quelli più grandi ed importanti. Ma come diviene così degna nota Populonia? I fattori che la rendono talmente strategica sono:
- Posizione al centro delle rotte commerciali nel Mediterraneo;
- Risorse metallifere estratte dai monti del Campigliese;
- Giacimenti di ferro presso l’Isola d’Elba.
Pertanto, fin dal termine del Neolitico, tra il IV ed il III millennio a.C., Populonia prospera divenendo una città-stato fiorente e potente.
Inoltre, stando alle fonti geografiche, anticamente, il centro abitato di Populonia si trovava diviso in due parti:
- Città alta, presso i Poggi della Guardiola, del Telegrafo e del Castello;
- Città bassa, vicina al porto.
Come si contraddistinguevano le due parti? Nella città alta risiedevano i civili, perciò si erigevano i templi e gli edifici pubblici. Mentre la città bassa, trovandosi vicina al porto, costituiva il fulcro delle attività mercantili e siderurgiche.
Populonia ti abbraccia tra le sue cinte murarie invitandoti a conoscerla
In passato, Populonia era protetta dalle cinte murarie. Oggi rimane ancora molto del suo retaggio. Cosa possiamo visitare? Ad esempio, il Parco archeologico di Baratti e Populonia, nel quale sono custodite le necropoli. Esso si trova, tra l’altro, in prossimità del mare. Tuttavia, tale sito archeologico testimonia la dominazione romana. Non tutto è di carattere etrusco.
Poi, non passa certo inosservato il torrione del Castello di Populonia. La struttura del castello è quella propria di un rivellino merlato, appartenuto agli Appiani, che erano i signori di Piombino del Quattrocento. Per raggiungerlo bisogna scalare il Promontorio di Piombino, sulla cui sommità è abbarbicato il borgo di Populonia. Il tutto è protetto dalle mura, ma si affaccia sul Mediterraneo. Dunque, il panorama è spettacolare.
A Populonia si accede dall’unica porta d’ingresso, ricavata dalla cinta muraria. E una volta dentro, l’atmosfera ti abbraccia nel suo calore. Ci sono elementi architettonici del Medioevo e contemporanei perfettamente bilanciati tra loro. Tra questi possiamo scorgere le botteghe di artigianato locale e strutture di ristoro. Il gusto si arricchisce di varie sfumature antiche e moderne. Anche per la presenza di edifici religiosi.
Populonia: il Borgo Green che brilla di luce propria tra gastronomia, arte ed eventi
Addentriamoci, adesso, nel vibrante mondo di Populonia. A quali eventi possiamo partecipare? Per gli appassionati di corsa, è bene segnare la data del 30 maggio. In questo giorno si svolge la manifestazione sportiva dal nome Storm the Castle. In cosa consiste? In una vera e propria corsa competitiva. Da dove si parte? Dal Parco archeologico di Baratti. Durante il percorso si passa dal Golfo, per poi tagliare il traguardo a Populonia.
Nel mese di giugno, per chi ama l’arte, si tengono tre giornate nelle quali si organizzano esposizioni ed iniziative con incontri culturali.
Successivamente, a settembre, si tiene la Luminaria di San Cerbone, il Patrono di Populonia. L'osservanza di tale festività religiosa prevede una processione marittima, con le barche illuminate sul mare.
E dulcis in fundo, il Castello di Populonia si è guadagnato l’appellativo di Borgo Green nel 2019. L'idea geniale di chi ha ristrutturato la fortezza, è stata quella di trasformarla in un Centro Commerciale Naturale, alimentato da fonti energetiche rinnovabili. Ed al suo interno, il Castello ospita attività di:
- Ricezione turistica
- Ristorazione
- Artigianato artistico
- Servizi culturali
- Valorizzazione del territorio.
Populonia: ti va di gustare con noi il Polpo alla Piombinese, accompagnato dal Bianco dell’Elba o Procanico?
E dato che Populonia, come già accennato, è alquanto vicina nonché affine all’Isola d’Elba, noi abbiamo in serbo qualcosa di gustoso per te. Anche l'occhio vuole la sua parte. Ed il palato? Altrettanto. Perciò non ce ne dimentichiamo.
Andando alla ricerca di piatti prelibati, ne abbiamo selezionato uno dall’inserto LA CUCINA TOSCANA IN 800 RICETTE TRADIZIONALI, de “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”.
La ricetta che ti sveliamo è: il Polpo alla piombinese, al quale abbiniamo il Bianco d’Elba o Procanico. E così soddisfiamo anche la sete di curiosità.
Populonia: ecco come puoi preparare il Polpo alla piombinese
Come si prepara il Polpo alla piombinese? Siamo a Populonia, nel Livornese. Quindi, i piatti sono ispirati ad una vetusta tradizione marinara. Nello specifico, si scelgono i polpi di scoglio. E perché proprio questi?
La gente di Piombino definisce tali polpi con l’aggettivo qualificativo di gagliardi. E questa qualità li contraddistingue come i migliori per la ricetta. Per prima cosa, i polpi vanno privati di occhi e becco. E poi bisogna batterli per renderli teneri.
Qui, i pescatori provvedono a sbattere i polpi per terra sul molo, ripetutamente. Quando la carne del polpo diventa tenera, allora si può passare a lavarlo accuratamente con l’acqua stessa del mare. Una poesia di suoni e fragranze marittime. Non trovi? Forse è un po’ meno delicata l’immagine del polpo sbattuto. Ma pazienza. In cucina funziona così. E come si dice? Non puoi fare un’omelette senza rompere qualche uovo. In tal caso, un polpo.
Dopodiché, si può bollire il polpo in acqua con poco sale. Al termine della cottura, per insaporire il polpo, si aggiungono:
- Cipolla
- Mezzo limone
- Sedano
- Carota
- Peperoncino rosso.
Ed il polpo si serve sul pane, eventualmente con l’aggiunta del proprio brodo. E da bere? Per gli amanti del vino, si può abbinare il Bianco dell’Elba o Procanico.
Populonia: l'antica ed attuale figura del porpaolo a bordo del suo carrettino
In fatto di vetuste tradizioni marinare, ne citiamo una, tanto per rimanere in tema. Ed a Populonia. La tradizione di cui parliamo riguarda la figura del porpaolo a bordo del suo carrettino. Dove lo incontriamo? A spasso per Piombino. E più frequentemente vero il Portovecchio.
Quale funzione svolge il porpaolo? Egli è un marinaio a tutti gli effetti, che reca con sé la pentola del porpo. Si tratta di un gioco culinario che tutt’ora riscuote successo, suscitando curiosità tanto tra i turisti quanto tra i locali. In cosa consiste?
Dunque, il porpaolo mette a disposizione degli acquirenti la sua pentola, nella quale il polpo è già ridotto a pezzi pronti da pescare. E da gustare, ovviamente. Secondo le regole del gioco, bisogna pescare un pezzo di polpo, con un solo tentativo. E sta all’acquirente la buona riuscita. Cioè? La pesca del porpo più grosso. Mentre al porpaolo sta la vendita del polpo, tanto a forchettata.
Affinché il polpo si mantenga morbido, va osservata una particolare cura da parte del porpaolo. Quale? Quella di sostare in prossimità di mescita. Così, egli ha l’occorrente per tenere il porpo come si conviene.
Populonia in un calice di Bianco dell’Elba o Procanico D.O.C. per accompagnare il Polpo alla piombinese
Un capitolo a parte merita il Bianco dell’Elba o Procanico D.O.C., che di solito accompagna il Polpo alla piombinese. Come dice il nome stesso, si tratta di un ottimo vino prodotto sull’Isola d’Elba. Noi ne parliamo in breve date le affinità con Populonia.
Quali uve si coltivano per produrre il Bianco dell’Elba o Procanico D.O.C.? Innanzitutto, il Trebbiano, chiamato dai locali procassico o procanico, per l’appunto. Poi, si utilizzano altre tre uve, quali:
- Uva malvasia
- Biancone
- Vermentino.
Quale colore contraddistingue il Procanico D.O.C.? La tonalità brillante di colore va dal bianco al tenue paglierino. Mentre il suo profumo è davvero delicato, con sfumature floreali ma intense.
Populonia ed i pregi del Procanico D.O.C. che allietano il senso del gusto
E cosa possiamo dire in merito al gusto del Bianco dell’Elba D.O.C.? Quando lo bevi, assaporerai un vino asciutto e completo. In quanto alla gradazione alcolica, essa raggiunge il 13%, liberando una percentuale di acidità tra il 6.5% ed il 7%. Peculiarità queste, che classificano il Procanico come insuperabile, annoverandolo tra i vini adatti ad un moderato invecchiamento.
Quando si beve il Bianco dell’Elba D.O.C.? Questa è una domanda a tutto grassetto. Essendo un vino di qualità superiore, esso si sposa perfettamente con pietanze a base di:
- Pesce
- Molluschi
- Crostacei.
Il connubio tra il menu di mare ed il Procanico è idillico, purché tale vino venga servito freddo, ad una temperatura tra i sette e gli otto gradi. E lo si può bere anche come aperitivo.
Che dire? senti anche tu la gradevole (eb)brezza proveniente dal mare? Quel frastuono che riecheggia custodito in una conchiglia. Allora, fai come noi. Lasciati abbracciare dall’incanto d’una tale meraviglia per i sensi. E ti vedrai germogliare. Proprio come si suol fare a Populonia.