Vitigno Ciliegiolo: il buon vino della Maremma Toscana si assapora da Rascioni & Cecconello
Indice
Origini e caratteristiche del Ciliegiolo nella Maremma Toscana
Il Ciliegiolo è un vitigno antico, autoctono, che ha radici profonde nella Toscana centrale. Secondo fonti ampelografiche deve il suo nome al profumo che ricorda la ciliegia, uno dei suoi aromi primari. È originario della zona toscana e ora coltivato anche in Marche, Umbria, Liguria e altre regioni. Nella Maremma Toscana trova uno dei suoi terreni migliori: clima mite, presenza del mare, suoli ricchi ma ben drenati, ventilazione che rende l’espressione aromatica più pulita.
Organoletticamente il Ciliegiolo offre un profilo molto piacevole: colore rosso rubino con riflessi violacei da giovane, che con l’invecchiamento possono tendere al granato. Al naso spiccano frutta rossa (ciliegia, amarena), note speziate o erbacee, a volte sentori di pepe, foglia d’olivo, menta. In bocca è mediamente tannico, con acidità equilibrata, corpo che può variare, retrogusto pulito che, col tempo, evolve verso aromi più terziari come cuoio, tabacco, erbe aromatiche.
Questo vitigno è spesso usato in blend, specialmente con Sangiovese, per dare morbidezza, profumo fruttato, equilibrio. Tuttavia, la versione in purezza mostra tutte le sue potenzialità, specie nella Maremma Toscana: eleganza, persistenza e una voce del territorio forte.
Il Ciliegiolo di Rascioni & Cecconello: degustazione, stile e personalità
Presso l’Azienda Rascioni & Cecconello, in località Fonteblanda (Grosseto), il Ciliegiolo viene prodotto in purezza fin dal 1988, e l’azienda è in fase di conversione al biologico. Il vino si chiama Poggio Ciliegio ed è la punta di diamante dell’azienda per chi vuole assaporare il vitigno nella sua forma più sincera.
Un dettaglio importante: l’azienda tende ad usare materiali di vinificazione come vasche di cemento (per la maggior parte) per conservare la freschezza e il carattere varietale, mentre il Poggio Ciliegio passa anche da barrique francesi rigenerate per un periodo di affinamento, al fine di arrotondare struttura e note terziarie ma senza coprire l’identità del vitigno.
L’Agriturismo Rascioni & Cecconello: luogo, ospitalità, atmosfera
Situata nella campagna della Maremma Toscana, a breve distanza dal Parco Regionale della Maremma e da Monte Argentario, la struttura è piccola, a conduzione familiare, con camere accoglienti, WiFi gratuito, ristorante interno e ambienti che puntano all’autenticità.
La cucina è un valore aggiunto: piatti tipici toscani, prodotti a km 0, ricette della tradizione reinterpretate con gusto e un’attenzione particolare alla materia prima fresca. I momenti conviviali, come la cena nel ristorante dell’agriturismo, diventano esperienze sensoriali complete se accompagnati da un calice di Poggio Ciliegio: il vino della casa, il Ciliegiolo prodotto sul posto, permette di capire cosa significa “vino della Maremma Toscana” non come frase fatta ma come esperienza viva.
Gli ospiti parlano di atmosfera autentica, rilassante: la campagna che fa da sfondo, il panorama che incoraggia il respiro, il tramonto che tinge il cielo sopra i vigneti. Le recensioni lodano la gentilezza dello staff e l’accoglienza calorosa, che rende il soggiorno più di una semplice vacanza.
Perché il Ciliegiolo di Rascioni & Cecconello incarna il vino della Maremma Toscana
Quando si degusta il Poggio Ciliegio, si percepisce come il vitigno Ciliegiolo riesca a riflettere il territorio: suolo, clima, mare, escursioni termiche. Il carattere fruttato, la spezia, la freschezza moderata e l’equilibrio tra tannino e acidità sono segni distintivi. Questo vino non è aggressivo, ma persistente; non pretende, ma conquista via via che gli si presta attenzione. È un esempio concreto di come il vino della Maremma Toscana possa essere elegante, autentico, radicato nella terra e nell’esperienza agricola.
La scelta della purezza (Ciliegiolo in purezza) è coraggiosa, perché toglie il “paracadute” di uvaggi con Sangiovese: l’uva da sola deve reggere gusto, profumi e struttura. Rascioni & Cecconello lo fanno con successo, usando pratiche che enfatizzano il vitigno e non lo mascherano. Anche l’attenzione al biologico, alla sostenibilità, contribuisce a rendere il prodotto più genuino, più onesto.